C’è chi dice 1000, chi 25mila e chi oltre 50mila. Quello che è sicuro è che gli utilizzi della pianta di canapa sono davvero tanti e si incrociano tra prodotti della tradizione e nuovi studi che solo le moderne tecnologie permettono. Quando parliamo di canapa industriale, non intendiamo altro che determinate genetiche della pianta di cannabis, che è sempre quella.
La stessa che è stata demonizzata nell’ultimo secolo e additata semplicemente come droga, e che in realtà è una pianta meravigliosa che può davvero nutrire il pianeta e noi che lo abitiamo, in sintonia con la natura.In Italia abbiamo avuto una forte tradizione agro-industriale legata alla canapa se pensiamo che fino agli anni ’50 del secolo scorso eravamo i secondi produttori al mondo per quantità, dietro alla Russia, e i primi per la qualità della fibra tessile, con oltre 100mila ettari coltivati nei primi decenni del ‘900.
La canapa è una pianta erbacea a ciclo annuale, appartenente alla famiglia delle Cannabacee, con un ciclo di vita che può durare dai 3 ai 10 mesi, a seconda della varietà e delle diverse condizioni ambientali.Cannabis Sativa, Cannabis Indica e Cannabis Ruderalis sono le tre principali specie ai quali si aggiungono i milioni di ibridi che sono stati creati, dai breeders, mescolando i caratteri genetici di queste diverse specie.
Le varietà oggi registrate per l’utilizzo industriale, con contenuto certificato di THC inferiore allo 0,2%, sono tutte varietà in cui è certamente dominante il carattere di Cannabis Sativa.Tra i principali utilizzi della canapa e delle sue parti troviamo applicazione nell’ambito ALIMENTARE, PRODUZIONE DI CARTA, BIO EDILIZIA, BIO PLASTICHE, BIO CARBURANTI, INDUSTRIA TESSILE, COSMETICA, BONIFICA e TERAPEUTICO.