La Colombia punta sulla marijuana: sarà primo esportatore al mondo

La Colombia apre al ricco mercato della cannabis per uso medico e scientifico e punta a diventare il primo paese esportatore al mondo. Potrebbe coprire il 50% delle richieste.

L’annuncio è stato dato da Iván Duque alla fine del luglio scorso. Nella cittadina di Pesca, quattro ore di auto da Bogotá, territorio a coltivazione intensiva, davanti a un grande schermo, il presidente ha usato toni entusiastici: “Da qui iniziamo a giocare in grande e con il decreto approvato ci poniamo all’avanguardia in termini di competitività regolamentare”.

La Colombia parte in vantaggio. Grazie al clima temperato nelle aree di coltivazione, l’umidità costante e la presenza di 12 ore di luce 365 giorni all’anno è in grado di ricavare un prodotto di qualità. 

La decisione non significa la “libertà assoluta”, come accade in Canada e in Uruguay. Resta in vigore una legge severa sulla detenzione e il consumo, anche se si apre la porta verso una depenalizzazione. 

Si tratta di una scelta pragmatica e razionale che punta a fare breccia nel mercato dei farmaci e delle terapie.

Gli esperti stimano che gli attuali 5 miliardi di dollari incassati dalle vendite potrebbero lievitare fino a 1.700 nel 2030.  La marijuana più forte del caffè.